Esercizi di riabilitazione per la spalla: quali fare e quali evitare!

L’articolazione della spalla è molto complessa e può essere soggetta a infortuni di varia natura e complessità. In questo approfondimento vedremo alcuni esercizi di riabilitazione per la spalla, nello specifico quali fare e quali evitare.

 

Sono diversi i tipi di infortunio che possono coinvolgere l’articolazione della spalla, che si presenta anatomicamente e funzionalmente assai complessa, essendo la più mobile del corpo umano. Possiamo infatti osservare fenomeni di lussazione e sublussazione della spalla (quando la testa dell’omero perde in vario grado il contatto con la cavità glenoidea della scapola), lussazione della clavicola, lesione alla cuffia dei rotatori o fratture ossee.
Per la  grande variabilità di infortuni che posso interessare questo distretto anatomico, prima di parlare di esercizi di riabilitazione per la spalla, è opportuno sottolineare che non tutti i tipi di infortunio richiedono lo stesso tipo di trattamento e che la prima cosa da fare, a seguito di una lesione o dolore, è rivolgersi al proprio medico curante per individuarne le cause e l’opportuno trattamento.

Tornando a noi, ci occuperemo di esercizi di riabilitazione per la spalla prendendo in esame il caso della lussazione o sublussazione dell’articolazione.

Cos’è una lussazione alla spalla

La lussazione alla spalla rientra nel quadro dell’instabilità della spalla, insieme alla sublussazione e alla “patologia da iperlassità” (quando cioè il tessuto connettivo di capsula e legamenti è troppo lasso, al punto da non consentire il mantenimento della giusta tensione di queste strutture coinvolte nella stabilità dell’articolazione). Cosa succede in caso di lussazione? Solitamente è secondaria a un evento traumatico (nel caso di iperlassità può presentarsi anche a seguito di movimenti eccessivi, al limite del range articolare), in cui vengono lese strutture anatomiche quali i legamenti gleno-omerali, il labbro glenoideo, con avulsione della capsula gleno-omerale. In parole povere, la testa dell’omero esce dalla sua sede naturale in modo parziale o completo. Nello specifico la lussazione è detta completa quando la perdita dei rapporti fra le due superfici articolari (offerte da omero e scapola) è totale; si parla di sublussazione (o lussazione incompleta) quando invece resta un contatto parziale tra le due superfici. In entrambi i casi avviene un trauma delle strutture coinvolte nella stabilità della spalla. 

Quali sono i sintomi e cosa fare nell’immediato

Il dolore è il primo sintomo evidente, a cui fanno seguito gonfiore e difficoltà (o impossibilità, nel caso di lussazione completa) nei movimenti. Cosa fare? Evitare assolutamente il fai da te. La spalla lussata deve essere valutata da un medico e trattata in base al tipo di lesione. La riduzione della lussazione (cioè il riposizionamento della testa dell’omero nella sede anatomica), laddove non avvenisse spontaneamente, è una manovra delicata che deve essere eseguita da personale specializzato.

Il passo successivo è la stabilizzazione dell’articolazione, per riportarla progressivamente alle condizioni ottimali di funzionalità. Si inizia con un periodo di riposo con tutore, per permettere la cicatrizzazione dei tessuti molli, a cui può essere abbinata una serie di trattamenti agli infrarossi, volti a favorire la vascolarizzazione, evento fondamentale nella guarigione per riparazione della capsula articolare.

Dopo questo periodo di riposo si possono iniziare gli esercizi di riabilitazione per la spalla veri e propri, volti al potenziamento dei muscoli stabilizzatori, intra- ed extrarotatori dell’omero. Quali esercizi fare? Solitamente si prediligono esercizi di contro resistenza, da svolgere con elastici e manubri, che andranno eseguiti con la massima attenzione e il costante mantenimento di un corretto assetto scapolare, evitando posture scorrette e sforzi eccessivi. Si cercherà un progressivo aumento del ROM (range of movement), in accordo con le sensazioni percepite, evitando instabilità e dolore.

Quali esercizi evitare nella riabilitazione per la spalla? Tutti quegli esercizi che portano a movimenti eccessivi di intrarotazione ed extrarotazione, che non porterebbero benefici e che invece potrebbero peggiorare la lesione interferendo con il corretto processo riparativo. Da evitare anche serie a cedimento e super-serie, preferendo serie a medio-alte ripetizioni, lenta esecuzione e bassi carichi. 

La riabilitazione della spalla è un processo che richiede tempo e pazienza, che non va affrettato in alcun modo e in cui è fondamentale rispettare i tempi di ripresa, per ottenere il miglior risultato possibile e per prevenire future complicazioni, come la recidiva della lussazione.

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